Roma Città Aperta

Tra le mille e mille pagine della sua storia, anche la città di Roma reca traccia della ferite lasciate dai tragici fatti della Seconda Guerra Mondiale. Fatti e luoghi da ricordare sarebbero numerosi, tuttavia esistono dei siti e monumenti che nel panorama cittadino spiccano più di altri in quanto direttamente collegati ad episodi emblematici del dramma ed orrore senza fine di quei giorni.

La zona Sud della città, ad esempio, fu protagonista dell'evento di esordio della resistenza Romana: presso Porta San Paolo (piazzale Ostiense), all'indomani della proclamazione dell'armistizio, nel clima di incertezza generale che seguì, civili e volontari scelsero, spontaneamente, di opporsi, con i mezzi a disposizione, all'occupazione nazista e in quattrocento pagarono con la morte il loro eroismo.
A distanza di poche settimane si compì la deportazione degli Ebrei presso il quartiere del Ghetto mentre la Gestapo ricercava, senza tregua, imprigionando e sottoponendo ad ogni tipo di tortura partigiani e non presso il carcere delle SS sito in un edifico di Via Tasso oggi adibito a museo. Proprio dal carcere di via Tasso e da quello di Regina Coeli verranno in seguito prelevate la maggior parte delle 335 persone sacrificate presso le Fosse ardeatine il 24 marzo 1944 come atto di ritorsione contro l'attentato avvenuto il giorno prima in via Rasella ai danni dei tedeschi.

Il percorso, svolto con l'ausilio di un mezzo, prevede soste a Porta San Paolo per la lettura e il commento delle targhe commemorative, la visita presso il museo storico della Liberazione dove si potranno vedere le celle del carcere e una ricchissima quanto drammatica raccolta documentaria; il sacrario della Fosse Ardeatine, luogo  del macabro eccidio di innocenti scelto come sepoltura a guerra finita. Possibilità di raggiungere l'area dell'antico ghetto ebraico, oggi luogo della memoria non solo per gli ebrei romani.

IL GIANICOLO ED IL MUSEO DELLLA REPUBBLICA ROMANA
Il Gianicolo è un colle romano che domina la città dal lato destro del Tevere. Il panorama da qui è davvero suggestivo e, con uno sguardo attento, si possono riconoscere tutti i luoghi più famosi del centro storico fino a raggiungere le prime propaggini delle colline laziali. Luogo romantico per coppie di ogni età, è perfetto anche per i più piccoli che possono assistere allo spettacolo delle marionette e trovarsi sotto la terrazza al momento dello sparo (a salve!) del cannone, una tradizione nata alla metà dell'Ottocento per uniformare le campane delle chiese della città. Passeggiando nell'area verde si può rendere omaggio a Garibaldi, il cui monumento domina la piazza principale, a sua moglie, la valorosa Anita, le cui ceneri sono conservate alla base della statua a lei dedicata e ai busti di numerosi garibaldini illustri. L'area del Gianicolo nel 1849 fu teatro di un terribile scontro, durato cinque mesi, tra Garibaldi, alla guida delle truppe repubblicane che combattevano per difendere la Repubblica Romana e i soldati francesi chiamati in soccorso da Papa Pio IX; Garibaldi e i suoi fallirono, tuttavia le vicende di quegli eroi assunsero il valore di lotta per la libertà e per la patria e così, i primi governi del nuovo Stato unitario si adoperarono per dedicare il parco pubblico alla memoria della difesa di Roma. In tempi recenti è stato inaugurato il Museo Della Repubblica Romana che, attraverso documenti, ricostruzioni e apparati multimediali mira a ripercorrere le vicende storiche del colle; il museo è stato allestito all'interno di Porta San Pancrazio, rinnovata proprio a seguito delle battaglie del 1849. Il percorso può essere sviluppato nell'arco di circa tre ore e, oltre ai monumenti citati, può includere anche una sosta al Monumento Ossario Garibaldino, mausoleo che raccoglie i resti dei caduti per le battaglie di Roma capitale dal 1849 al 1870.

IL MUSEO CENTRALE DEL RISORGIMENTO ITALIANO
Il Museo centrale del Risorgimento Italiano occupa alcuni spazi del Vittoriano o Altare della Patria, il maestoso e bianchissimo monumento costruito per l'Unità e la Libertà dei cittadini italiani all'indomani del processo dell'unificazione che avrà culmine nel 1870 con la proclamazione di Roma capitale. La raccolta documentaria, corredata da cimeli quadri e materiali tra i più vari offre a studenti e ad appassionati del settore un'ottima opportunità per ripercorrere le tappe del Risorgimento, fornendo un quadro storico completo che va dall'età napoleonica fino al primo conflitto mondiale. Al termine della visita è possibile dedicarsi all'esterno del monumento, ammirandone i rilievi, le statue e la tomba del Milite Ignoto posta al centro del Vittoriano e divenuta simbolo di tutti i caduti della Grande Guerra. 

durata: giornata intera o mezza giornata

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